Il procedimento può essere attivato a cura dell’ufficio, o su istanza del contribuente.

Il procedimento attivato dall’ufficio prevede la notifica al contribuente di un invito a comparire, mentre quello attivato dal contribuente prevede che egli dopo la notifica dell'avviso di accertamento presenti un'istanza in carta libera indirizzata all'ufficio accertante. 

La presentazione dell’istanza produce l’effetto di sospendere, per un periodo di 40 giorni dalla data di presentazione, sia i termini per l’impugnazione che quelli per il pagamento del tributo. Entro 15 giorni dal ricevimento dell’istanza, l’ufficio formula l’invito a comparire. 

La mancata comparizione del contribuente, se non per comprovata impossibilità, comporta la rinuncia all’accertamento con adesione. A seguito del contraddittorio l'ufficio redige un verbale. Se per qualsiasi motivo non si arriva all'accertamento concordato, il funzionario responsabile appone, sullo stesso, esito negativo. 

La definizione si perfeziona con il versamento, entro 20 giorni, delle somme dovute. A seguito del versamento l’ufficio rilascia al contribuente la copia del nuovo atto. Nel caso in cui il contribuente non rispetti la scadenza di versamento l’adesione si ritiene decaduta e l’ufficio emetterà un nuovo avviso di accertamento. Su tale nuovo avviso non sarà possibile procedere con adesione. 

In caso di adesione, l’avviso di accertamento non è soggetto ad impugnazione.